– LE MIE RAGAZZE DI CARTA | film | recensione


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Le mie ragazze di carta Recensione. La recensione del film “Le mie ragazze di carta” di Claudio Montatori. Molti spunti, anche troppi, in questa ultima regia di Luca Lucini, dove si racconta della famiglia Bottaccin che nel 1978 abbandona la campagna veneta

Le mie ragazze di carta Recensione Poster

Le mie ragazze di carta Recensione Poster

per trasferirsi a Treviso. Il padre, Primo (L’ottimo Andrea Pennacchi) ha vinto, con qualche aiutino, il concorso per fare il postino in quella città e lo accompagnano sua moglie Anna (Maya Sansa, sempre brava) e Tiberio il loro figlio adolescente (Alvise Marascalchi; niente da ridire, fa la sua parte). Mentre Primo fa i suoi giri per consegnare la posta, Anna scopre la TV a colori e Tiberio frequenta a scuola di ragioneria e la parrocchia di Don Marcello (Neri Marcorè), prete con qualche segreto che lo inserisce nella squadretta di Rugby che lui stesso allena. A scuola il ragazzo fa amicizia con il figlio di Bastiano, il gestore del cinema che per non fallire decide di proiettare solo film porno. I due ragazzi assistono di nascosto alle proiezioni e Tiberio insegue un ideale amore per una pornostar. Nel frattempo il cinema è frequentato da persone che la notte pagano volentieri il biglietto e di giorno ne chiedono la chiusura, che otterranno loro malgrado. Luca Lucini, mette in primo piano l’educazione sessuale dell’adolescente Tiberio nel contesto storico reale di quegli anni, quando i film porno tennero in vita molti cinema che altrimenti sarebbero falliti e i film a luci rosse solleticavano le fantasie erotiche dell’Italia cattolica e non, durante una delle più forti crisi del cinema nel corso della sua storia. Si sorride qua e là, gli attori sono tutti bravi ma la sceneggiatura è debole. Personaggi e situazioni poco credibili, come l’angelico Primo Bottaccin che prende sotto tutela un travestito e si offre di pagargli le spese per operarsi a Casablanca. Se lo stipendio da postino aveva migliorato la sua condizione economica, non avrebbe potuto andare molto al di là dell’affitto e delle rate della televisione a colori. Altri personaggi avrebbero meritato un maggiore approfondimento, come il don Marcello di Marcorè. Ci prova Lucini a raccontare L’Italia di quegli anni e il soggetto è buono, ma lo fa con eccessiva leggerezza visto che quel cambiamento in realtà avveniva in circostanze drammatiche (il 1978 è l’anno dell’affaire Moro) che avrebbero meritato un accenno sia pure all’interno di un trattamento cinematografico che usa i toni della commedia. Insomma tanta buona volontà, qualche guizzo divertente, ma la “commedia all’italiana” è un’altra cosa e Germi e Monicelli sono lontani. (La recensione del film “Le mie ragazze di carta” è di Claudio Montatori)

Una scena del film “Le mie ragazze di carta” di Luca Lucini – Recensione Analisi critica

LA SCHEDA DEL FILM “LE MIE RAGAZZE DI CARTA(Le mie ragazze di carta)

Regista: Luca Lucini – Cast: Maya Sansa, Andrea Pennacchi, Alvise Marascalchi, Cristiano Caccamo, Raffaella Di Caprio, Alessandro Bressanello, Christian Mancin, Marta Guerrini, Giuseppe Zeno, Neri Marcorè – Genere: Commedia – Anno: 2023 – Paese: Italia – Fotografia: Luan Ujkaj Amelio – Sceneggiatura: Luca Lucini, Mauro Spinelli, Marta Storti, Ilaria Storti – Durata: 1h 34 min – Distribuzione: Adler Entertainment – Data di uscita: 13 Luglio 2023 – Il sito ufficiale del film “Le mie ragazze di carta”

Trama: Le mie ragazze di carta, film diretto da Luca Lucini, è ambientato negli anni ’70 nella zona del Trevigiano e racconta alcuni momenti importantissimi che si attraversano nel corso dell’adolescenza, in quel periodo di passaggio della pubertà, durante il quale si vivono i primi amori e le prime sfide, e che, in questo caso, interessa anche un trasferimento dalla campagna alla città…

LE MIE RAGAZZE DI CARTA – TRAILER

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