WATCHMEN di Zack Snyder | Recensione | Capolavoro


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Trasposizione cinematografica dell’omonima miniserie a fumetti di Alan Moore e Dave Gibbons. La vicenda ha inizio quando il misterioso Rorshach (Jackie Earle Haley) investiga su un caso d’omicidio e scopre che la vittima è il vecchio amico

Watchmen Recensione Poster

Watchmen Recensione Poster

Edward Blake, detto “Il Comico” (Jeffrey Dean Morgan). Molti anni prima, i due facevano parte degli Watchmen, un gruppo di giustizieri mascherati, incaricati dallo Stato di combattere la crescente ondata di criminalità. Il gruppo degli Watchmen, però, si è sciolto con l’approvazione di una legge che vieta la lotta privata al crimine. Rorshach sospetta che qualcuno voglia eliminare tutti i membri del vecchio team e cerca di avvertirli. Mentre Daniel Dreiberg (Patrick Wilson) sembra credere a questa ipotesi, il plurimiliardario Adrian Veidt (Matthew Goode) è del tutto indifferente alla notizia. Al funerale del Comico, il Dottor Manhattan, che con i suoi super poteri aveva più volte influenzato la sorte delle guerre intraprese dall’America, viene accusato di aver provocato la morte della sua ex amante e si esilia su Marte…

Idea Centrale

Non esiste il Male assoluto o il Bene assoluto, molto spesso occorre fare i conti con il primo che diventa parte del secondo e viceversa.  I supereroi come li abbiamo imparati a conoscere non sono più portatori solo di pace, serenità e giustizia, ma anche di ingiustizie, morte e sopraffazione.

Recensione

Con Watchmen appare abbastanza chiaro (non per tutti, ma alcuni si sa sono duri d’orecchi e di comprendonio) che Zack Snyder non è cineasta da prendere alla leggera (in realtà anche ne “L’alba dei morti viventi” aveva dimostrato di saperci fare). Ancora una volta alla base c’è una Graphic Novel, forse “la” Graphic Novel più importante di tutti i tempi, “Watchmen” appunto, scritta da Alan Moore (V per vendetta e From hell) e disegnata da Dave Gibbons. I detrattori del film hanno sostenuto fin dal principio che la pellicola non restituisce la complessità né la suggestione della striscia a fumetti. Può essere, ma se Watchmen non è un film complesso e suggestivo allora a fatica sapremmo indicare un film complesso e suggestivo. Incasellabile in qualsiasi genere, è un film di supereroi ed è un film storico, è un film fanta-politico ed è un film filosofico, è un film d’azione e di fantascienza, è un thriller contemporaneo e un noir retrò. Un’infinità di registri amalgamati in una cifra stilistica visionaria e ridondante ma omogenea, che imprime accelerazioni e rallentamenti, che salta avanti e indietro nel tempo, che va dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande senza mai smarrire il mood del racconto che ne detta i tempi e le armonie. Sia sufficiente notare la cura maniacale dei dettagli, il modo in cui la macchina da presa si sofferma su un particolare all’interno di una sequenza lunga e articolata per capire come nessun elemento, nessuna parola, nessuna inquadratura sia lasciata al caso. Watchmen non è un film agevole perchè non è consolatorio né compiacente. Disattende le aspettative, ribalta i valori, spiazza ad ogni svolta narrativa. Rimarrà deluso chi pensa di vedere un film di supereroi mascherati, chi spera che il bene trionfi, che i compromessi vengano puniti, che i puri di cuore prevalgano. Non prevalgono e quel che è peggio è che non otterranno nulla, nemmeno un riconoscimento postumo, nemmeno la gratitudine di chi rimane poichè di loro non se ne saprà nulla, non contano nulla. I supereroi non sono né super nè eroi, anzi: uno è un sadico, l’altro un cinico stupratore, un altro un impotente incline alla depressione. Fanno giustizia sommaria comportandosi esattamente come i criminali che combattono, la linea che separa il giusto dallo sbagliato non è mai stata così labile. L’unico con super poteri veri è un ex scienziato dall’aspetto abbastanza sgradevole che ha raggiunto uno stadio superiore di apatia che lo porta ad ignorare qualsiasi concetto etico rendendolo totalmente indifferente alle sorti del genere umano. Di ciascuno, l’ approfondimento introspettivo è puntuale, variegato, funzionale: se Rorschach è il motore della vicenda e il Comico il personaggio più centrale e sfaccettato, Gufo Notturno è colui con il quale ci si identifica, uomo senza qualità incapace di sognare e pensare in grande, stritolato in un meccanismo che lo sovrasta. Sullo sfondo c’è l’America della guerra fredda, l’ossessione del nucleare, la conquista dello spazio, il Vietnam e la speranza in un mondo migliore. Che sarà migliore ma a che prezzo! Come e di più che in 300, Snyder muove la macchina da presa magnificamente. Watchmen è una successione di scene madri: dall’incipit ai titoli di testa, dalle scene di combattimento ai dialoghi. Non gli sono da meno fotografia e colonna sonora entrambe da urlo, eleganti e ricercate. All’incontro fatale i nostri eroi non troveranno vendetta, riscatto, né redenzione. Troveranno bocconi amari da ingoiare e la consapevolezza che bene e male quali categorie assolute non solo non hanno ragione di esistere ma che il bene ha bisogno del male così come la pace della guerra e che l’apparenza delle cose conta maledettamente di più delle cose stesse. (La recensione del film “Watchmen” di Zac Snyder è di Mirko Nottoli)

Note e Curiosità

Il film ha avuto una storia molto travagliata: nel giro di quindici anni è passato dalle mani di diversi studi a quelle della 20th Century Fox fino ad arrivare alla Warner Bros. La Fox acquistò i diritti del film tra il 1986 e il 1990 per la realizzazione di un primo film trasmesso alla società Largo International. Dopo il fallimento della Largo, i diritti sono passati al produttore Lawrence Gordon, con la promessa di pagare alla Fox quanto dovuto nel caso in cui il film venisse sviluppato da altri. In seguito il produttore Joel Silver aveva chiamato il regista Terry Gilliam (dopo il regista Paul Greengrass) per girarlo; dopo varie bozze di sceneggiatura disse che era possibile realizzare un film di almeno otto ore. In seguito Darren Aronofsky e Paul Greengrass erano stati coinvolti dalla Paramount ma poi il progetto è stato cancellato per dispute di ordine economico. In seguito il produttore Gordon e Lloyd Levin con Universal Studios e Paramount Pictures hanno ingaggiato lo sceneggiatore David Hayter che ha rielaborato la sceneggiatura, ritenuta «più vicina a Watchmen di quanto chiunque possa immaginare». Dopo un periodo di inattività, viene confermato Zack Snyder che, dopo il successo ottenuto con il film 300 del 2006, comprò i diritti del fumetto Watchmen. (fonte Wikipedia)

Il Film “Watchmen” di Zac Snyder è disponibile in Streaming su Logo Prime Video e logo Chili

Una scena del film “Watchmen” di Zac Snyder (2009) – Recensione / Analisi

LA SCHEDA DEL FILM “WATCHMEN” (Watchmen)

Regista: Zac Snyder – Attori: Jeffrey Dean Morgan, Patrick Wilson, Jackie Earle Haley, Carla Gugino, Malin Akerman, Billy Crudup, Matthew Goode – Fotografia: Larry Fong – Sceneggiatura: David Hayter, Alex Tse – Musica: Tyler Bates – Genere: Fantasy – Anno: 2009 – Paese: USA – Durata: 2h 43 min – Distribuzione: Universal Pictures Italia – Data di uscita: 6 Marzo 2009 (USA) – La scheda del film “Watchmen” di Zac Snyder su Wikipedia

Watchmen di Zac Snyder – Trailer

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