– Venezia 79, Zelensky protagonista della serata inaugurale (News)


Come già accaduto al Festival di Cannes, anche a Venezia 79 la realtà ha rubato prepotentemente la scena. Il presidente dell’Ucraina Zelensky a metà della cerimonia d’apertura, condotta da Rocio Munoz Morales, ha fatto irruzione con un messaggio video drammatico con cui ha rinnovato l’appello a “non

 dimenticare quello che sta accadendo” rivolgendosi ai cineasti e a tutte le maestranze del cinema “perché la vostra voce conta”. L’apertura del festival al Lido ha visto protagonisti il Leone d’oro alla carriera alla leggenda francese Catherine Deneuve, la politica americana ed ex first lady Hillary Clinton in platea, e il film “White Noise” di Noah Baumbach. Zelensky ha colpito al cuore e gelato la platea di Venezia 79 con un intervento in cui ha spiegato: “I nomi sono importanti, rischiano di cadere nell’oblio: è la lunghissima lista dei minorenni uccisi fino a oggi in Ucraina” sciorinando poi quei nomi, con accanto la loro età, città di origine, città del martirio, 358 vittime innocenti al 29 agosto. “Questo è il Cremlino” dice Zelensky in tuta militare. “Non bisogna rimanere in silenzio, sarebbe fare quello che la Russia auspica: abituarsi alla guerra, rassegnarsi alla guerra, dimenticare la guerra. Sono macellai, terroristi, assassini, un orrore che non dura 120 minuti come un film ma ormai da 189 giorni, tanti sono quelli della guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina”. Nella serata Catherine Deneuve è stata premiata con il Leone d’oro alla Carriera, ricevendo il riconoscimento dal presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto. “E’ un grande piacere essere a Venezia per il festival sono molto felice e orgogliosa di essere qui quest’anno. E’ una lunga storia la mia col festival la prima volta è stato con ‘Belle de jour’, il primo ricordo del festival poi sono tornata con ‘Place Vendome’ e poi ancora come presidente di giuria del festival ed è un altro ricordo meraviglioso. Sono ancora qui e per me è un successo, un coronamento della vita”, ha detto l’attrice icona del cinema francese. La prima giornata del Festival è stata all’insegna di “White Noise” di Noah Baumbach, primo tra i film in concorso a venezia 79. Il film, tratto dal romanzo omonimo di Don DeLillo, è apocalittico con la sua nube tossica a gettare nel panico i cittadini di una provincia americana, mentre anche in casa, in una famiglia istruita e unita vive il malessere, il male di vivere e la paura di morire. Adam Driver veste i panni di Jack Gladney, un professore universitario concentrato sullo studio di Adolf Hitler. Il regista afferma che il film “è la storia della cultura americana e dell’essere circondati dalla cultura americana”. Arrivano in gara giovedì 1 settembre due dei film internazionali più attesi al Lido: “Tar” di Todd Field, con mattatrice Cate Blanchett. Ambientato nel mondo internazionale della musica classica, è incentrato sulla figura della prima donna della storia a divenire direttrice di una delle più importanti orchestre tedesche. “Bardo, falsa crónica de unas cuantas verdades”, ritorno alla regia, a sette anni da “Revenant” per Alejandro Gonzales Inarritu, che qui firma la sua opera più autobiografica. E’ ambientato durante l’intimo viaggio di Silverio, un noto giornalista e documentarista messicano che vive a Los Angeles. Dopo aver ricevuto un prestigioso riconoscimento internazionale, è costretto a tornare nel suo paese natale, ignaro che questo semplice viaggio lo spingerà verso una profonda crisi esistenziale. Fuori concorso debutta “Riget Exodus”, il capitolo finale del racconto televisivo cult iniziato da Lars von Trier nel 1994 e proseguito nel 1997, ambientato in un inquietante ospedale della Danimarca, chiamato “Il Regno”. (dal tgcom)

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