– UN’OMBRA SULLA VERITA’ recensione


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Un’ombra sulla verità Recensione. La recensione del film “Un’ombra sulla verità” di Rita Ricucci. Un’ombra sulla verità, l’ultimo film di Philippe Leguay, è un thriller drammatico che chiede l’attenzione al rischio dell’oblio della storia criminale

Un'ombra sulla verità Recensione Poster

Un’ombra sulla verità Recensione Poster

che ha attraversato l’umanità: la Shoah. Hélene e Simon Sandberg sono una coppia benestante con una figlia adolescente, Justine, vivono in un bel condominio, nell’appartamento della famiglia di Simon. Decidono di vendere la cantina, con ingresso indipendente, a un uomo sulla sessantina, che dice di averne bisogno per accomodare alcune scatole. Consegnate le chiavi e incassato l’assegno, però, Jacques abita la cantina come la sua nuova casa. Sollecitato dalle lamentale dei condomini, Simon è costretto a fare qualche indagine sul conto di quell’uomo che sfrutta ogni anfratto del condominio. Ciò che emerge è che Jacques è uno storico negazionista che insinua, proclama e rivendica l’ombra del complotto sulla verità di ogni storico conflitto fino a negare l’Olocausto. Philippe LeGuay scrive con Gilles Taurand e il romanziere Marc Weitzmann, L’homme de la Cave, per la Francia, mentre in Italia è tradotto con un connotato più esplicito, riportando nel titolo due parole chiave: ombra e verità. In questo modo, ad essere protagonista della vicenda non è più l’uomo in cantina quanto, piuttosto la verità che lui si ostina a confutare, purtroppo con luoghi comuni che a volte sfiorano il banale come, per esempio, “la gente ha paura della verità” oppure “questa è l’era del dubbio” o anche “le mie sono domande che disturbano perché interferiscono con la verità ufficiale”. Tuttavia il personaggio di Jacques Fonzic è costruito coerentemente e molto ben interpretato da François Cluzet. Il suo vissuto personale di docente di storia gambizzato per le sue idee e quindi escluso dall’esercizio pubblico del suo lavoro, suscita perfino una debole compassione fino a quando, conosciuta meglio la sua capacità di oratore e manipolatore, Jacques fa esplodere di rabbia lo spettatore come lo stesso antagonista Simon, un perfetto Jérémie Renier. Ed è proprio lui, infatti, Simon, che risulta poco credibile perché se la storia di ogni uomo e ogni donna ebrea viene preservata nella memoria dello scandaloso passato di discriminazione, Simon è uno dei pochi che non vuole parlarne, persino con sua moglie: vuole vivere il presente, orientato al futuro. Jacques lo costringerà a “fare memoria” delle sue origini fino a dover ricordare suo zio che, catturato mentre si nascondeva in quella cantina, ora in mano a un negazionista, venne deportato nel campo di concentramento dove morì.  L’aspetto interessante e più verosimile di Un’ombra sulla verità sembra essere l’influenza che il pensiero di Jacques ha sulla nuova generazione di futuri adulti, impersonata da Justine, la bravissima Victoria Eber, la figlia adolescente di Simon. La giovane ragazza si presenta al nuovo inquilino e alla domanda di che religione sei, si dichiara cattolica perché battezzata. Non afferra l’ironico compiacimento di Jacques che le ricorda come il suo cognome racconti altro. Justine è la condizione brulicante di un’adolescente concentrata sui problemi ordinari della sua età: compiti di scuola; conquiste amorose da realizzare, anche quando si tratta di suo cugino; apprensione per il suo aspetto fisico alterato a causa di un apparecchio ortodontico. Tutto questo turbinìo di emozioni e conflitti fa in modo di far sembrare l’incontro con il professore come un incontro con la “libertà” agognata in quella età. Philippe LeGuay senz’altro c’entra l’obiettivo di un film corale dove generazioni si incontrano nel crocevia della verità della storia: alcuni con un bagaglio di memorie dolorose, alcuni con il desiderio dell’oblìo, e i più giovani, invece, ancora inesperti, alla ricerca di un adulto di cui potersi fidare per riuscire a diramare qualsiasi o, Un’ombra sulla verità. (La recensione del film “Un’ombra sulla verità” è di Rita Ricucci)

Una scena del film “Un’ombra sulla verità” di Philippe Le Guay – Recensione

LA SCHEDA DEL FILM “UN’OMBRA SULLA VERITA'” (L’homme de la cave)

Regista: Philippe Le Guay – Cast: François Cluzet, Jérémie Renier, Bérénice Bejo, Jonathan Zaccaï, Denise Chalem, Patrick Descamps, Antoine Levannier, Martine Chevallier, Jack Claudany – Genere: Thriller – Anno: 2022 – Paese: Francia – Scenaggiatura: Philippe Le Guay, Gilles Taurand – Fotografia: Guillaume Deffontaines – Durata: 1h 54 min – Distribuzione: BIM Distribuzione – Data di uscita: 31 Agosto 2022 – Il sito ufficiale del film “Un’ombra sulla verità”

Trama: Un’ombra sulla verità, film diretto da Philippe Le Guay, è ambientato a Parigi e racconta la storia di Simon (Jeremie Renier) ed Hélène Sandberg (Berenice Bejo), una coppia che ha messo in vendita la cantina del palazzo in cui risiedono.A rispondere all’annuncio è un uomo all’apparenza totalmente anonimo, il signor Fonzic (François Cluzet), che l’acquista. I due, però, ignorano che l’intento dell’uomo sia viverci in modo stabile ed è così che lo sconosciuto si trasferisce nella cantina senza prima avvisare i due ex proprietari…

UN’OMBRA SULLA VERITA’ – TRAILER

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