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Uncharted Recensione Locandina

suoi fidati collaboratori? Bene, dal 17 febbraio trovate al cinema Uncharted, trasposizione cinematografica della saga di Naughty Dog per PlayStation. Il film diretto da Ruben Fleischer è una origin story incentrata sul personaggio di Nathan Drake, cacciatore di tesori discendente del celebre Sir Francis Drake. Alla ricerca del fratello maggiore Sam, il ragazzo incappa in Victor Sullivan, che diventerà in breve tempo il suo mentore. Il giovane è convinto che suo fratello non sia deceduto ma che sia scomparso in un posto remoto non segnato sulle mappe terrestri. E, allora, cosa rimane da fare se non perdersi?! Sarà Sully a indicargli la strada e a convincerlo a partire alla ricerca del leggendario tesoro di Ferdinando Magellano, divenuto la fortuna più cercata al mondo. Anche il malvagio Moncada, però, è sulle tracce del tesoro. Convinto di essere l’erede naturale di Magellano, l’uomo non bada a spese e a cattiveria per stringere tra le mani le ricchezze che crede essere sue di diritto. In lavorazione sin dal 2009, Uncharted ha affrontato numerosi problemi di produzione e, alla fine, è giunto su grande schermo sotto le sembianze di reboot/origin story. Tom Holland e Mark Wahlberg, infatti, sono più giovani delle loro controparti da videogame e a loro è affidato il compito di accompagnare le platee di tutto il mondo nell’epopea di Drake e Sullivan. Tra fedeltà e digressioni, il progetto riesce a strizzare l’occhio ai fan di lunga data del videogame e, allo stesso tempo, a modernizzare alcuni elementi in modo tale da poter attirare anche un pubblico alternativo agli appassionati del videogame. Nonostante le differenze con i loro personaggi videoludici, Tom Holland e Mark Wahlberg colpiscono per bravura e chimica, e dimostrano di essere in grado di reggere sulle loro spalle quello che tutti auspicano possa essere un grande e lungo franchise. A essere “vittima” dei cambiamenti maggiori è il personaggio di Nathan Drake che, nel videogame, somiglia più a Sullivan che a questo bravo ragazzo – fedele, d’altronde, al ragazzo della porta accanto che è Spider-Man nel Marvel Cinematic Universe – interpretato da Holland. Tolto questo piccolo corto circuito, Uncharted intrattiene, diverte e lascia stupefatti per le scene d’azione in grado di mozzare il fiato – siamo più dalle parti delle ultime installazioni di Fast & Furious che de Il mistero dei templari e Indiana Jones. Senza enormi guizzi creativi, il viaggio transmediale di Uncharted è partito con il piede giusto! (La recensione del film “Uncharted” è di Matteo Marescalco)