– TRANSFORMERS: IL RISVEGLIO | film | recensione


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Transformers: Il risveglio Recensione. La recensione del film “Transformers: Il risveglio” di Mirko Nottoli. Apprendiamo che questo Transformers – il risveglio è il settimo capitolo della saga (già il settimo?) ed è il seguito di Bumblebee (forse il miglior capitolo delle

Transformers: Il Risveglio Recensione Poster

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serie, non che ci voglia molto) che è il prequel della saga originaria, quella di Micheal Bay per capirci, che non si sa se sia finita oppure no né come. Transformers – il risveglio si pone dunque dopo Bumblebee e prima di Transformers e tutto questo, come diceva un volto noto della televisione, solo per la precisione. Ce ne fregerebbe qualcosa, altrimenti? Assolutamente no, tanto i film sono sempre lo stesso film all’interno di una saga che non evolve mai e sembra ogni volta ripartire daccapo. Se li vedessimo tutti in ordine sparso sarebbe esattamente la stessa cosa e sarebbe in ogni caso una cosa inutile. Il core business di Transformers – il risveglio dovrebbe essere l’introduzione dei Biocombat così come in uno degli ultimi capitoli spuntavano fuori nel modo tipico della saga, ovvero a cazzo di cane, i Dinorobot. I Biocombat sono animali robot che si trasformano, sempre a cazzo di cane, in robot animali la cui caratteristica peculiare è che pur essendo di metallo hanno i peli. Al che la nostra curiosità si accende: peli metallici? peli organici? possiedono o no un bulbo pilifero? e se sì dove è innestato? Chi scrive, che coi Transformers ci ha giocato da bambino e li ha visti nascere (per il quale Commander sarà Commander e mai l’orribile Optimus Prime), dei Biocombat ne ignorava totalmente l’esistenza (e stava benissimo lo stesso). Si vede però che qualcuno li reclamava per cui eccolo accontentato. La domanda che ci perseguita dalla notte dei tempi è: perchè diavolo dei robot devono trasformarsi in automobili, in aerei o, peggio ancora, in animali? La risposta, ovvia, è che si trasformano per mimetizzarsi sulla Terra. Ok, ma allora perchè i Primal (questo il nome dei biocombat, c’è anche Optimus Primal!) hanno l’aspetto di animali anche sul loro pianeta d’origine? Chi sa la risposta può scrivere alla redazione. Il film diretto da Steven Caple Jr., già regista di Creed 2 di cui si presuma esista anche un Sr., regista quindi che si sta specializzando in secondi capitoli peggiori dei primi, si apre con l’antefatto ovvero la solita supercazzola che vorrebbe spiegarci l’inspiegabile. Al centro, una fantomatica chiave a transcurvatura che consentirebbe di aprire varchi spazio temporali nell’universo e che permetterebbe al cattivone di turno di mangiarsi i mondi di tutte le galassie possibili. Una cosetta da niente, insomma. Ad opporsi all’ Apocalisse, un disoccupato ispanico che va ai colloqui di lavoro con un bambinetto al seguito, in pratica è Will Smith in Alla ricerca della felicità, e una stagista che lavora al museo alla quale basta uno sguardo per riconoscere l’autenticità o meno di un disegno di Leonardo, di un quadro impressionista e di una tavoletta dell’antica Grecia, scena che ben restituisce la misura della faciloneria con cui il film affronta ogni questione. Ad ogni situazione apparentemente senza speranza corrisponde sempre una via d’uscita che spunta fuori all’ultimo momento, di fronte al problema più insormontabile la soluzione invece è sempre lì a portata di mano, scoperta casualmente, gli sceneggiatori non sembrano in grado di raccordare due scene da un minimo rapporto di causa ed effetto, tutto pare avvenire lì ed ora sempre in maniera fortuita. Non esiste un crescendo, non esiste sviluppo, solo una serie di squilli di tromba davanti al vuoto, con il petulante Optimus Prime che si conferma uno dei personaggi più insulsi mai immaginati. Il finale ci riserva una sorpresa che ci dovrebbe rallegrare invece ci atterrisce preconizzando l’incontro del franchise dei Tranformers con un’altro franchise legato ai giocattoli Hasbro, la costituzione di un vero e proprio Hasbro Universe da contrapporre a quello Marvel, credendo, quelli della Hasbro, che l’unione fa la forza ma senza considerare che 0 + 0 fa sempre 0. (La recensione del film “Transformers: Il risveglio” è di Mirko Nottoli)

Una scena del film “Transformers: Il risveglio” di Steven Caple Jr. – Recensione Analisi critica

LA SCHEDA DEL FILM “TRANSFORMERS: IL RISVEGLIO” (Transformers: Rise of the Beasts)

Regista: Steven Caple Jr. – Cast: Anthony Ramos, Dominique Fishback, Tobe Nwigwe, Peter Cullen, Ron Perlman, Peter Dinklage, Michelle Yeoh, Liza Koshy, John DiMaggio – Genere: Azione – Anno: 2023 – Paese: USA – Fotografia: Enrique Chediak – Sceneggiatura: Joby Harold, Darnell Metayer, Josh Peters, Erich Hoeber, Jon Hoeber – Durata: 2h 7 min – Distribuzione: Eagle Pictures – Data di uscita: 7 Giugno 2023 – Il sito ufficiale del film “Transformers: Il risveglio”

Trama: Transformers: Il Risveglio, film diretto da Steven Caple Jr., è ambientato negli anni ’90 a New York, in particolare a Brooklyn, e in Perù. Il film introdurrà: i Maximal, discendenti degli Autobot; i Predacon, discendenti dei Decepticon, e i Terrorcons, gruppo di Decepticon in grado di trasformarsi in bestie mitologiche. A capo dei cattivi c’è il villain Scourge …

TRANSFORMERS: IL RISVEGLIO – TRAILER

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