– The New Toy, padri, figli e giocattoli ‘umani’ (News)


(ANSA) – Per 14mila euro a settimana “chi, in un momento di difficoltà economiche, non si presterebbe a fare per un tempo limitato ‘il giocattolo’ (anche imitando a comando un cane che abbaia) di un bambino ricco? È una domanda che credo ci interroghi tutti” dice il regista James Huth all’ANSA, parlando di The New Toy,

la family comedy con un risvolto sociale interpretata da Jamel Debbouze, Daniel Auteil e dal 13enne Simon Faliu che, dopo aver incassato oltre 5 milioni e 600mila euro in Francia, è in anteprima ad Alice nella città e arriverà in sala dal 1 novembre con Europictures. Il film è il remake di un classico della commedia francese, ‘Professione… giocattolo’ di Francis Veber (1976), già riletto in una versione americana, The Toy di Richard Donner (1982), con mattatore Richard Pryor. “Avevo visto il film di Veber all’età di Simon ed ero rimasto estasiato dalla comicità. L’ho rivisto poi da adulto e mi sono reso conto di quanto fosse anche una critica sociale molto dura sul potere dei soldi, con i ricchi impietosi e i poveri umiliati”. Un tema “che risalta ancora di più oggi, perché la frattura sociale è più profonda come anche l’impressione che con i soldi ci si possa permettere di fare tutto”. Però “mi sono reso conto che c’era lo anche spazio per fare una commedia per la famiglia sul tema della paternità, sulle ansie legate all’essere o diventare padre, un elemento che non c’era nell’originale,”. La scelta di diventare un ‘giocattolo’ tocca a Sami (Debbouze), tanto estroverso quanto precario nel lavoro, futuro papà, che vive in periferia con la moglie Alice (Alice Belaidi), impegnata nella battaglia sindacale per salvare la sua fabbrica.
Assunto nella security di un grande magazzino, viene notato da Alexandre (Faliu). Il bambino, da poco orfano di madre, è figlio di un ricchissimo capitano d’industria, Philippe Etienne (Auteil), che supplisce al trascurare il figlio, viziandolo in ogni modo. Il 12enne così si sente in diritto di soddisfare un nuovo capriccio, portarsi a casa Sami, come fosse un giocattolo, per farne un ubbidiente compagno di giochi. 

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