– PRIMA DANZA, POI PENSA | recensione | film


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Prima danza, poi pensa Recensione. La recensione del film “Prima danza, poi pensa” a cura di Claudio Montatori. Nel titolo un invito alla leggerezza attribuito al drammaturgo Samuel Beckett, un gigante della letteratura mondiale, premio Nobel per la letteratura 1969. È

Prima danza, poi pensa recensione poster

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partendo dalla cerimonia di premiazione che il regista britannico James Marsh inizia a raccontare la vita dell’autore di Aspettando Godot e Finale di Partita (tanto per citare le sue opere più famose), affidando a Gabriel Byrne l’onere di interpretare il drammaturgo e la sua coscienza. Quando riceve il premio Bckett-Byrne pensa che sia un disastro, sale sul palco, prende la busta con l’assegno-premio e sene va arrampicandosi lungo una parete verso un palco che lo introduce in una specie di grotta dove incontra se stesso, la sua coscienza, con cui inizia un dialogo-scontro che caratterizzerà il racconto di ogni episodio della sua vita. Astutamente James Marsh si guarda bene dal pretendere di dare allo spettatore un’interpretazione delle opere del maestro del Teatro dell’Assurdo, sceglie la strada del racconto biografico, impreziosendolo con una sorta di autoanalisi che il protagonista compie attraverso il confronto con se stesso, da cui emergono i sensi di colpa del drammaturgo nei confronti dei personaggi che hanno fatto parte della sua vita, a cominciare da sua madre May (Lisa Hogg), figura fondamentale, bigotta e castrante, con cui l’adolescente ribelle Samuel (interpretato in questa fase da Caleb Johnston-Miller) ha un rapporto conflittuale e che abbandonerà appena adulto (interpretato ora da Fionn O’Shea), salvo poi tornare ad assisterla nelle ultime fasi della sua vita. A Parigi conoscerà James Joyce (Aidan Gillen), di cui sarà amico e traduttore delle sue opere, fino a che il rapporto si interrompe a causa della figlia di quest’ultimo; farà parte della resistenza in opposizione all’occupazione nazista e conoscerà Suzanne (Sandrine Bonnaire), sua compagna per tutta la vita e sua àncora, in grado di supportarlo sempre e di sopportarne i tradimenti fino al finale di partita, la sua morte. Un film onesto, con un cast perfettamente equilibrato, in cui spicca l’interpretazione di Gabriel Byrne; uno stile di racconto coinvolgente in grado di attrarre anche chi si avvicina per la prima volta ad un personaggio così complesso come Samuel Beckett, a cui, crediamo, non sarebbe dispiaciuto. (La recensione del film “Prima danza, poi pensa” è a cura di Claudio Montatori)

Una scena del film “Prima danza, poi pensa” di James Marsh – Recensione / Analisi

LA SCHEDA DEL FILM “PRIMA DANZA, POI PENSA” (Dance First)

Regista: James Marsh – Cast: Aidan Gillen, Gabriel Byrne, Maxine Peake, Bronagh Gallagher, Fionn O’Shea, Sandrine Bonnaire, Caroline Boulton, Lisa Dwyer Hogg, Gráinne Good, Barry O’Connor – Genere: Biografico, Drammatico – Anno: 2024 – Paese: USA – Sceneggiatura: Neil Forsyth – Fotografia: Antonio Paladino – Durata: 1h 40 min – Distribuzione: BIM Distribuzione – Data di uscita: 1 Febbraio 2024 – Il sito ufficiale del film “Prima danza, poi pensa” di James Marsh

Trama: Prima danza, poi pensa. Alla ricerca di Beckett, il film diretto da James Marsh, ci mostra le tappe fondamentali della vita del grande scrittore Samuel Beckett (Gabriel Byrne). Dall’infanzia in Irlanda al periodo parigino in cui, durante la Seconda Guerra Mondiale, combatteva nella Resistenza, movimento armato clandestino in lotta contro l’occupazione tedesca. Bon vivant, Becket ha lavorato duro prima della sua ascesa all’Olimpo della letteratura…

“PRIMA DANZA, POI PENSA” – TRAILER

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