– MISERICORDIA | film | recensione


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Misericordia Recensione. La recensione del film “Misericordia” a cura di Rita Ricucci. Presentato al Festival del Cinema di Roma, è al cinema dal 16 novembre Misericordia, il nuovo film di Emma Dante, dedicato a suo figlio adottivo,

Misericordia Recensione Poster

Misericordia Recensione Poster

Dimitri. Anche Misericordia è un film che mette al centro la condizione della Donna nella sua piena interezza. Tratto dall’omonima pièce teatrale di successo, dopo il palcoscenico, Emma Dante sposta la scena sul grande schermo regalando al pubblico un surplus di sensazioni. Misericordia di Emma Dante prende la voce della poesia, della letteratura, dell’arte visiva che colora la tela dello schermo di colori accesi, eccessivi. Misericordia di Emma Dante ha anche l’odore del mondo, quello dello scarto degli ultimi, del brulichio di acqua stagnante, del pantano in cui il mondo stesso si è immerso. Arturo, nella splendida interpretazione del ballerino Simone Zambelli il cui ‘palmeggio’ dei piedi nella fase di crescita regala intensità e verità al personaggio, è il figlio di una prostituta che avrebbe voluto lasciare la strada, con lui. Picchiata e abusata oltre misura dal padre del bambino, lascia il piccolo neonato nella fessura della montagna prima di scomparire nelle acque del mare. Arturo cresce con Nuccia, Tiziana Cuticchio, Betta, Simona Malato, e la giovane Anna, Milena Catalano: sono nonne, madri, zie, sorelle, amiche: sono Donne. La piccola comunità nella quale vivono è quella di prostitute, giovani e meno giovani, al servizio di Polifemo, Fabrizio Ferracane, chiamato così per via dell’unico occhio dal quale vede, il loro pappone senonché assassino della madre di Arturo. Vivono ai piedi della montagna che sovrasta il mare della Sicilia, in un piccolo borgo di casupole in pietra, circondate da immondizia di ogni genere. Tutte condividono lo stesso squallore, la medesima povertà e l’unica speranza di salvare Arturo dalle minacce dell’uomo-omicida. Misericordia è un film capace di narrare la bellezza della fragilità, la tenerezza dell’innocenza e la forza misericordiosa delle donne. Arturo, infatti, è affetto da mutismo, crisi epilettiche, sonnambulismo, autismo selettivo. Arturo insegue le pecore e le bambine del campo allo stesso modo, come fossero sue sorelle e compagne di gioco. Arturo è la libertà desiderata dalla madre e ogni suo sorriso è la gioia di Betta, Nuccia e Anna. Emma Dante non tradisce nulla della drammaturgia teatrale: come un occhio di bue che si muove dall’alto verso il palco, i fotogrammi cinematografici ci restituiscono figure di donne rese candidate perfette per una fiera del sesso a pagamento; i campi lunghi sul paesaggio sono il sipario che si apre sul cambio di scena mentre i dialoghi all’interno della tana malmessa dove vivono i protagonisti fanno da proscenio del teatro. Con i primissimi piani sul volto di Arturo spacca la quarta parete, invitando il pubblico a guardare, ad aprire gli occhi sulla condizione in cui versa l’universo femminile. La lotta di queste audaci Amazzoni è quella silenziosa della Misericordia nei confronti di un destino che ha scritto per loro una vita di sacrifici e sofferenza. Fiduciose nella forza della Natura, le protagoniste di Emma Dante si muovono tra i resti della società-spazzatura al passo di una danza. In Misericordia, Emma Dante fa parlare la voce del Creato: la montagna, compagna fedele, culla di gestazione per Arturo, urla il suo dolore con rombi tuonanti che sgretolano le sue falde; il mare, luogo di leggerezza e riposo, accoglie come una madre i corpi stanchi dei protagonisti. Natura è anche il corpo di Arturo che si spoglia con naturale facilità di orpelli ipocriti, gli abiti, e galleggia nelle profondità delle acque ascoltando le parole di silenzio mentre, fuori, le sue emozioni prendono la forma di una fitta trama di fili di lana dai quali lasciarsi coinvolgere per assaporare la bellezza della vita. Misericordia è un eccesso di corporeità che richiede allo spettatore uno sguardo di pudore e di gentilezza verso l’enormità dell’universo sensibile di cui regina è la Donna. (La recensione del film “Misericordia” è a cura di Rita Ricucci)

Una scena del film di “Misericordia” di Emma Dante – Recensione

LA SCHEDA DEL FILM “MISERICORDIA(Misericordia)

Regista: Emma Dante – Cast: Simone Zambelli, Simona Malato, Tiziana Cuticchio, Milena Catalano, Fabrizio Ferracane, Carmine Maringola, Sandro Maria Campagna, Marika Pugliatti, Georgia Lorusso, Rosaria Pandolfo – Genere: Drammatico – Anno: 2023 – Paese: Italia – Fotografia: Clarissa Cappellani – Sceneggiatura: Emma Dante, Elena Stancanelli, Giorgio Vasta – Durata: 1h 35 min – Distribuzione: Teodora Film – Data di uscita: 16 Novembre 2023 – Il sito ufficiale del film “Misericordia” di Emma Dante

Trama: Misericordia, film diretto da Emma Dante, è ambientato in Sicilia, precisamente in un piccolo borgo sul mare, su cui si ergono tra i rifiuti e i rottami alcune casupole realizzate in pietra grezza, mentre alle spalle del paesino vi è una montagna maestosa. È qui che è nato e cresciuto Arturo (Simone Zambelli), figlio della miseria e della violenza, nonché orfano di madre, morta dopo averlo messo al mondo. Si prendono cura di lui Betta, Nuccia e la giovane Anna (Simona Malato, Tiziana Cuticchio e Milena Catalano), prostitute proprio come sua madre, che lo trattano…

MISERICORDIA – TRAILER

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