LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI di George A. Romero | recensione | capolavoro


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La notte dei morti viventi, film horror diretto da George A. Romero, segue la storia di una piccola località della Pennsylvania, alle prese con l’avvento improvviso di strane creature malvagie.

La notte dei morti viventi Locandina Recensione

La notte dei morti viventi Locandina Recensione

Tutto ha inizio in un cimitero, dove Barbra (Judith O’Dea) e suo fratello Johnny (Russell Streiner) si sono recati per fare visita alla tomba del padre. Qui, in pieno giorno, i due vengono aggrediti da un uomo terrificante, che si muove lentamente e in modo goffo. La creatura, che si scoprirà poi essere uno zombie, uccide Johnny, mentre la sorella riesce a scappare, rifugiandosi in una vecchia dimora di campagna poco distante. Tuttavia, la donna non è ancora al sicuro: il cadavere della proprietaria in decomposizione e il telefono isolato la mettono immediatamente in allarme. D’improvviso, però, irrompe nell’abitazione un uomo, Ben (Duane Jones), che comincia a barricare porte e finestre per proteggersi dagli zombie che hanno ormai accerchiato completamente la casa.
Mentre i due cercano di resistere all’assedio, dalla cantina spuntano altri due uomini, Harry (Karl Hardman) e Tom (Keith Wayne), anch’essi sfuggiti a quelle stesse creature misteriose. Non sono soli: insieme a loro ci sono la moglie e la figlia di Harry, e la fidanzata di Tom. Tutto si complica quando uno zombie riesce a spaccare una finestra, cercando di aggredire Ben, che uccide la creatura sparandogli in testa tre colpi. Questo, però, attira altri morti viventi intorno alla casa. Nel frattempo..

Idea Centrale

Una delle pietre miliari del cinema horror contemporaneo, liberamente ispirato al racconto “I Vampiri” di Richard Matheson.

Recensione

Concepito come una tragica parabola sull’atteggiamento dell’uomo nei riguardi dei propri simili nella società moderna, il film va dritto al bersaglio con coerenza ed efficacia, attaccando con l’affilata lama di un’esplicita metafora alcuni punti fermi del sistema civile, non ultima la scena in cui la bambina, resa zombie dal morso di un morto vivente (secondo una pratica di stampo licantropesco che, da qui in poi, verrà adottata in tutto il filone dei morti viventi, caratterizzandolo con connotazioni apocalittiche di piaga vera e propria, di moderna infezione virale), divora la madre. Un punto centrale del film – e della successiva opera di Romero – è l’accento sul “gusto” di uccidere che si sprigiona dalle individualità contorte  e represse della nostra società e che potenzialmente sembra presente in chiunque. In  questo senso, e non solo in una ricerca dell’effetto “amaro” a tutti i costi, si giustifica la mancanza di lieto fine, che è un’altra delle piccole rivoluzioni operate da Romero e che nel film è però del tutto consequenziale e logica: una matematica risultante dalle premesse. Realizzato quasi come un’opera teatrale, con prevalenza degli interni sugli esterni e dei dialoghi sull’azione, La notte dei morti viventi dà ampio spazio all’approfondimento delle psicologie, spesso con notevoli finezze di scrittura. Dal punto di vista formale, appare ancora oggi di una bellezza stupefacente, con una splendida fotografia in bianco e nero che esalta il carattere ossessivo della storia. Stilisticamente, inoltre, il film è compatto e rigoroso e mostra sin  dall’esordio le qualità autorali di George A. Romero (1940). Un capolavoro assoluto : è il film che ha cambiato il genere horror e i suoi meriti non si limitano a questo. (Recensione dal “Dizionario dei Film Horror” ed. 2007). Realizzato dall’esordiente Romero insieme a un gruppo di cineasti di Pittsburgh durante alcuni weekend, il film sa sfruttare al meglio la propria povertà di mezzi (l’orrore non descritto ma fatto intuire) e fonde perfettamente thriller e ironia, tensione e sarcasmo verso la provincia americana. Ha inaugurato la prolifica serie dei “morti viventi”, è stato spesso imitato ma praticamente mai eguagliato nell’intensità narrativa e nella capacità di creare un clima allucinato (La Recensione de “La notte dei morti viventi” è tratta da “Il Mereghetti” ed. 2002).

Note e Curiosità

Una sitazione simile verrà raccontata sempre da Romero in “Zombi” (1978) e in “Il giorno degli zombi” (1985). Remake di Tom Savini su sceneggiatura dello stesso Romero. Nel 1998 il cosceneggiatore John Russo ne ha approntato un’edizione restaurata (che in Italia è circolata solo su cassetta e dvd), spacciata come “director’s cut” e basata sulla presunta sceneggiatura originale, con 15′ di inutili scene girate ex novo con amici e parenti (le gesta carnivore di una famiglia di zombie, un prologo che si allaccia alla scena iniziale, un epilogo in cui un santone sopravvissuto al morso di uno zombie dice stupidaggini sull’ineluttabilità del male).

La notte dei morti viventi” di George A. Romero è disponibile in Streaming  su logo Chili

La notte dei morti viventi Foto Recensione
Una scena del film “La notte dei morti viventi” di George A. Romero – Recensione

LA SCHEDA DI “LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI” (Night of the Living Dead)

Regista: George A. Romero Cast: Duane Jones, Judith O’Dea, Karl Hardman, Marilyn Eastman, Keith Wayne, Russell Streiner, S. William Hinzman, Charles Craig, Frank Doak, George Kosana, Mark Ricci, Judith Ridley, Kyra Schon – Fotografia: Joseph Unitas, George A. Romero – Sceneggiatura: George A. Romero, John A. Russo, John Steinberg – Musica: Jim Brown – Genere: Horror – Anno: 1968 – Paese: USA – Durata: 1h 33 min. – Distribuzione: Mondadori Video – Data di uscita: 31 ottobre 2014 (Italia)La scheda del film “La notte dei morti viventi” di George A. Romero su Wikipedia

LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI DI GEORGE A. ROMERO – TRAILER

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