– KUNG FU PANDA 4 | recensione | film


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Kung Fu Panda 4 Recensione. La recensione del film “Kung Fu Panda 4” a cura di Luigi Roberto Rami. Ed ecco Kung Fu Panda 4, quarto tassello del divertente – e di ottimo incasso – franchise incentrato sul grosso e pacioso panda Po esperto di kung fu. Un

Kung Fu Panda 4 Recensione Poster

Kung Fu Panda 4 Recensione Poster

quarto capitolo che giunge a quasi dieci anni di distanza dal terzo (2016), con nel mezzo la realizzazione della seconda serie Tv Kung Fu Panda – Le zampe del destino (2018), andata in onda, per una sola stagione, su Amazon Prime. Ma questi 8 anni per la DreamWorks Animation non sono stati vuoti, anzi, ha prodotto annualmente molti altri cartoon, tra cui l’altrettanto franchise di successo Trolls, al momento giunto a tre capitoli. Recuperare dopo anni il personaggio del carismatico panda Po da un lato forse può essere recepito come un modo per giocare commercialmente sul sicuro, ma è altrettanto vero che questo buffo personaggio ha ancora molto da dire. Tenendo in conto che i cartoons sono l’evoluzione delle fiabe (e molti film d’animazione attingono da fiabe e favole), Kung Fu Panda è nato per dare speranza e sicurezza a tutti quei bambini d’aspetto goffo, che vedendo il fisicamente abbondante Po, possono armarsi di buona volontà e sfidare i taglienti giudizi altrui. Non importa l’estrazione sociale e il fisico che hai, l’importante è credere in se stessi. E ogni episodio, tenendo come base comica e riflessiva l’inadeguatezza corporale del personaggio, ha esposto altre problematiche che i bambini e gli adolescenti devono affrontare quotidianamente. In questo quarto capitolo, Po permane un bambinone, sempre con il pensiero del mangiare, ma come il maestro Shifu gli dice, è ora che maturi, diventi una figura saggia. E come nei precedenti capitoli, anche in questo caso Po, tra lotte e gags, compie un percorso di maturazione. Evoluzione che, però, in Kung Fu Panda 4 si palesa doppiamente. Non solo c’è il percorso di meditazione del protagonista, ma anche della giovane e co-protagonista Zhen, una giovane e scapestrata volpe che dovrà compiere una scelta, e la assolve anche tramite Po, che gli insegna, tramite proverbi assimilati dal maestro Shifu, che si può cambiare. Usualmente la riproposizione di personaggi e situazioni si rivela ripetitiva, ma Kung Fu Panda 4 assolve molto bene la sua funzione sia di quarto capitolo e sia come cartoon a sé. Diverte i conoscitori del franchise, che riconosceranno tipiche situazioni e/o battute, ed è fruibile anche ai nuovi spettatori, che quasi certamente avranno poi voglia di recuperare i capitoli precedenti. Come sempre la qualità tecnica è eccellente, a riprova di come la DreamWorks, sin dall’inizio, è stata energica concorrente della Disney e della Pixar. Cartoons certamente più adatti ai bambini, ma anche gli adulti possono godere appieno questi film d’animazione spigliati e con una giusta dose di riflessione.  (La recensione del film “Kung Fu Panda 4” è a cura di Luigi Roberto Rami)

Una scena del film “Kung Fu Panda 4” di Mike Mitchell – Recensione / Analisi

LA SCHEDA DEL FILM “KUNG FU PANDA 4” (Kung Fu Panda 4)

Regista: Mike Mitchell – Cast: Jack Black, Awkwafina, Jackie Chan, Ke Huy Quan, James Hong, Viola Davis, Dustin Hoffman, Bryan Cranston – Genere: Animazione – Anno: 2024 – Paese: USA – Sceneggiatura: Jonathan Aibel, Glenn Berger – Musica: Steve Mazzaro, Hans Zimmer – Durata: 1 h 34 min – Distribuzione: Universal Pictures Data di uscita: 21 Marzo 2024 – Il sito ufficiale del film “Kung Fu Panda 4” di Mike Mitchell

Trama: Kung Fu Panda 4, quarto capitolo della saga, vede il panda Po impegnato in una nuova avventura nell’antica Cina, mentre si dedica, come sempre, all’arte del kung fu senza tralasciare il suo amore per il cibo. Al Guerriero Dragone viene affidato da parte di Shifu un compito molto importante: diventare una guida spirituale nella Valle della Pace. Peccato che Po sia un buongustaio e un gran mangione, un talentuoso maestro di kung fu, ma non di certo un capo spirituale per qualcuno. Inoltre, deve trovare e addestrare un suo erede, ovvero un allievo che prenda il suo posto e il suo titolo di guerriero, cosicché lui possa dedicarsi pienamente alla spiritualità...

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