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Io & Sissi Recensione Poster

Nonostante l’inganno del titolo, che porta Sissi come attrattiva, Io è la protagonista del film, Irma, un’ulteriore splendida interpretazione di Sandra Hüller dopo Anatomia di una caduta e La zona di interesse, capace di penetrare intensamente il personaggio fino a diventare l’alter ego della Principessa stessa. La nuova dama di corte, che Elisabetta chiama accanto a sé per servirla secondo ogni suo ordine, è infatti lei, Irma. Subito messa alla prova con corse campestri, esercizi ginnici forzati, diete alimentari, attraverso di lei, lo sguardo dello spettatore è coinvolto nella vicenda più intima di Sissi.
La linea della regia è chiara fin da subito: ai costumi imperiosi del memorabile film di Ernst Marischka, La principessa Sissi, del 1955, vengono sostituite sete leggere e corsetti slacciati; al fascino del memorabile del ballo della Principessa prendono posto le note anacroniste dei Portishead, Nina Hynes. Quello che emerge con molta insistenza, infatti, della Finsterwalder sono i sentimenti più oscuri e tenebrosi della Principessa, che escono allo scoperto come lo smarrimento e la crisi più profonda di una donna chiusa in una gabbia. Anche la luce della fotografia di Kiennast assume il ruolo della penombra interiore che attanaglia la salute di Sissi: gli spazi chiusi, il grandangolo attorno alla tavola imbandita per la cena dell’imperatore al cui fianco siede però Irma, sostituta della Principessa. Sugli esterni invece gioca con il fascino di una natura selvaggia e ribelle: le piante, radici impenetrabili; gli insetti, custodi del territorio; il deserto, attraversato al galoppo nel viaggio in Algeria; le colline che offrono il pascolo alle capre il cui latte è molto apprezzato dall’imperatrice.
La delicatezza femminile della principessa Sissi, tanto apprezzata nell’interpretazione di Romy Schneider da rimanere nell’immaginario collettivo, diventa asprezza, nello sguardo capace di Susanna Wolff, il cui viso allungato, smagrito e tagliente suscitano persino un certo timore. Al contrario, l’amore è riservato all’impavida dama, Irma, che imparando velocemente e con astuzia i segreti di Sissi la sostiene con grande generosità e affetto.
Dopo Miss Marx di Susanna Nicchiarelli anche Sissi, grazie al soggetto che l’accompagna, Io Irma, diventa un personaggio fortemente contemporaneo, il cui fascino intramontabile non può restare solo legato al sogno romantico che magistralmente Marischka ha disegnato negli anni Sessanta, ma che ha bisogno di essere letto come la storia di una donna moderna che, come suggerisce Frauke Finsterwalder, deve affrontare la colpa di un regime di potere, tutto al maschile, che ha privato il ‘femminile’ della sua più autentica nobiltà e non ultimo anche della sua vita. (La recensione del film “Io & Sissi” è a cura di Rita Ricucci)