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Il Lupo e il Leone Recensione e Locandina

 (Graham Greene, lo sciamano di “Balla coi Lupi”) che abita nelle vicinanze. Dopo aver fatto la conoscenza di una lupa nei pressi dell’abitazione (amichevole ma non addomesticata, come rivela un videomessaggio postumo del nonno), la sua vita viene stravolta dapprima dall’arrivo di un cucciolo di leone, rimasto illeso dopo un incidente aereo che l’avrebbe portato ad essere l’attrazione di un circo, e subito dopo dal cucciolo della lupa, portato in casa direttamente dall’animale stesso. Dopo un iniziale sconcerto Alma si tranquillizza, perchè è proprio mamma lupo ad occuparsi dei due cuccioli procurandogli il cibo prestando loro le dovute attenzioni, lasciando alla ragazza il “compito” di compagna di giochi e padrona del loro rifugio. L’improvvisa sparizione della lupa darà una svolta alla storia, che vedrà Alma diventare tutrice ed educatrice dei due cuccioli, nascondendoli sia al padrino che ai ranger della zona. Dare un giudizio a “Il Lupo e il Leone” potrebbe essere davvero facile: una bella, semplice e tenera favola per famiglie. Perchè “potrebbe”? Perchè dopo la proiezione non sono mancati commenti critici su “buchi nella trama” o “quella scena era inverosimile”, ma non è così che si dovrebbe affrontare questa tipologia di film. La regia (Gilles De Maistre) è saggia, in quanto non perde troppo tempo nell’approfondire personaggi e situazioni secondarie, ciò che risalta per tutta la durata del film è il rapporto tra i due “veri” protagonisti (addestrati egregiamente, sia ben chiaro che non parliamo di live-action stile “Il Re Leone”), e nonostante siano stati usati alcuni “trucchi del mestiere” per la sicurezza degli attori e della troupe (ovviamente il leone divenuto adulto non è mai stato a contatto diretto con loro) il risultato è decisamente positivo, tanto da farsi perdonare anche la morale finale un pò troppo zuccherosa. Non aspettatevi un kolossal, è “semplicemente” un buon film per tutti e un’ottima favola per famiglie, che lascia alla fine un sorriso (soprattutto se leggerete bene prima dei titoli di coda) e – perchè no – una lacrimuccia. (La recensione del film “Il lupo e il leone” è di Federico Reforgiato)