– FRATELLO E SORELLA | film | recensione


Clicca per votare questo film!
[Voti: 1 Media: 3]
Il nostro voto

Fratello e sorella Recensione. La recensione del film “Fratello e sorella” di Rita Ricucci. Fratello e sorella è il nuovo film di Arnaud Desplechin, dal 3 agosto al cinema.Una pellicola drammatica che lascia un segno inciso nella storia di ognuno.

Fratello e sorella Recensione Poster

Fratello e sorella Recensione Poster

Louis e Alice sono Fratello e sorella. Tra loro c’è lo spazio di una famiglia complessa: un padre assente nella vita della propria moglie, incapace di amare Louis quanto, invece, ama e sostiene Alice; il minore dei fratelli, Fidèle è alle prese con il suo il suo outing nei meandri di una contradditoria religiosità. Louis è uno scrittore di successo che non si è più ripreso dalla morte di suo figlio di soli 6 anni. Non ha voluto che Alice partecipasse al funerale. Alice è un’attrice di teatro rinomata e di gran successo che porta in scena, attraverso i suoi personaggi, il dramma interiore che la corrode, giorno dopo giorno. A causa di un incidente la madre entra in coma mentre il padre resta ferito. Di fronte alla perdita della madre, Louis e Alice fanno i conti con il loro passato in un vortice di sentimenti di rabbia e ira dove l’unica strada percorribile per la sopravvivenza sembra essere quella della riconciliazione. Perché Louis e Alice conoscono solo l’odio di uno verso l’altra che li ha accompagnati per il tratto di vita passato insieme, dall’infanzia all’età matura. Dopo Racconto di Natale e I fantasmi d’Ismael, ancora una volta, Desplechin porta sullo schermo la difficoltà dei legami familiari e racconta l’antinomia tra amore e odio. La forza del film infatti, sembra stare tutta nella resistenza dei protagonisti, abilmente diretti, raccontata nei loro primi piani e nelle loro parole, abilmente diretti. Ancora una volta, Desplechin convoca Marion Cottillard nei panni di Alice, un’attrice straordinariamente capace di trasmettere il sottotesto di ogni battuta. Nella veste di Louis un intenso Melvil Poupaud che sembra evocare la mente dello stesso regista assumendone il punto di vista, il torpore e l’eleganza scenica. La domanda che Desplechin fa sorgere con Fratello e sorella è quella dell’origine dell’odio: cosa lo genera, come si trascina nel tempo. Non di meno lo stesso regista ricorda come sia stato stimolato dalla storia atavica e avvincente per tutte le epoche, di Caino e Abele. Tuttavia, Fratello e sorella si può definire come la traiettoria della riconciliazione perché la messa a fuoco è sempre sul fare ammenda dei propri errori cercando lo sviluppo di un bene maggiore. A cominciare dal padre quando, nel letto d’ospedale, riconosce il dolore provocato alla moglie e nelle lacrime del perdono affronta la sua perdita. Allo stesso modo, Louis e Alice devono scavare a fondo della loro coscienza per affrontare il presente. Quello che travolge Fratello e sorella è un amore tenuto nascosto tra le lenzuola di un letto, tra i giochi infantili e le promesse adolescenziali. Fantasmi onirici, repertori onirici si fondono alla realtà che vivono in una distesa di flashback che assumono le sembianze di rituali magici. Desplechin rivela così la sua maestria nell’indagare le profondità più argute della mente umana, la psyché che sfiora il confine della follia, l’inconscio e il subconscio che fa sospirare i protagonisti ogni volta che rischiano di incrociarsi. Sorprendente diventa infatti il loro casuale incontro in un supermercato: lo scontro, la caduta a terra e gli occhi che si fermano uno sull’altro, pieni di timoroso affetto. Fratello e sorella è un film fatti di corpi e anime che si modellano sulle emozioni più sconcertanti. Il fardello doloroso della morte del figlio per Louis si dirama nella nebbia dell’oppio, unica panacea per Louis; l’afasia tremolante di Alice si manifesta nella voce sorda di una sua fan che la segue fino all’inverosimile, come a voler assumere le sembianze della diva da lei amata. Fratello e sorella è un film che racconta la sofferenza dell’anima nei corpi che si consumano nella ricerca di una risposta, un film che entra nelle viscere dello spettatore costringendolo a mettere in scena i propri fantasmi, i propri ricordi. (La recensione del film “Fratello e sorella” è di Rita Ricucci)

Una scena del film “Fratello e Sorella” di Arnaud Desplechin – Recensione Analisi critica

LA SCHEDA DEL FILM “FRATELLO E SORELLA(Frère et soeur)

Regista: Arnaud Desplechin – Cast: Marion Cotillard, Melvil Poupaud, Golshifteh Farahani, Cosmina Stratan, Max Baissette de Malglaive, Benjamin Siksou – Genere: Drammatico – Anno: 2022 – Paese: Francia – Fotografia: Irina Lubtchansky – Sceneggiatura: Arnaud Desplechin, Julie Peyr – Durata: 1h 48 min – Distribuzione: Movies Inspired – Data di uscita: 3 Agosto 2023 – Il sito ufficiale del film “Fratello e Sorella”

Trama: Fratello e sorella, film diretto da Arnaud Desplechin, racconta la storia di Luois e Alice (Melvil Poupaud e Marion Cotillard), un fratello e di una sorella, entrambi prossimi ai cinquant’anni. Lei è un’attrice, mentre lui un poeta che lavorava come insegnante. I due non hanno un rapporto amorevole, anzi non si vedono e si evitano l’un l’altra da diversi anni, oltre venti. Alice odia a tal punto Louis che una volta lo ha incrociato e non solo non lo ha salutato, ma è anche scappata via. Quando i loro genitori, però, rimangono coinvolti in un incidente, i due sono costretti a rincontrarsi finalmente…

Lascia un Commento