– BRADO recensione


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Brado Recensione. La recensione del film “Brado” di Claudio Montatori. Ispirato al suo racconto “La Lotta”, parte della raccolta “Le Guarigioni”, pubblicato da La Nave di Teseo, arriva sugli schermi italiani Brado, il terzo film

Brado Recensione Poster

Brado Recensione Poster

 da regista di Kim Rossi Stuart, terzo capitolo di quella che potremmo a tutt’oggi chiamare “Trilogia di Tommaso”. Se nel suo apprezzato esordio alla regia con “Anche Libero Va Bene” raccontava la fase preadolescenziale del suo protagonista alle prese con un padre difficile e inguaiato, una madre negletta e una sorella adolescente protettiva, in “Tommaso” il protagonista è cresciuto, ha una vita autonoma piena di complicati rapporti sentimentali e un difficile rapporto con se stesso. Ora in “Brado” Tommaso, interpretato dal convincente Saul Nanni, è spinto dalla madre, Viola (Barbora Bobulova), che vive una sua vita separata, a correre in soccorso di Renato, suo padre appunto (Kim Rossi Stuart), che vive in campagna dove cura a suo modo il ranch di famiglia e ha appena comprato un cavallo che vuole addestrare nonostante si sia già rotto un braccio nel tentativo di domarlo. Tommaso piuttosto riluttante accetta di rivedere Renato e dopo un iniziale rifiuto sarà lui a sobbarcarsi la fatica di domare il cavallo. Sarà occasione per i due di riconoscersi, di ricucire un rapporto lacerato, di ritrovare un affetto e una confidenza persi nel tempo e ritrovati nello spazio libero della campagna e nel rapporto drammatico con il cavallo selvaggio. L’ambientazione e le atmosfere western, lontane mille miglia dal West degli spaghetti, riportano semmai alla memoria a “Gli Spostati” di John Huston, per le asperità dei caratteri dei due protagonisti e per il duro lavoro fatto per domare il cavallo e addestrarlo per una competizione. In questo contesto le cavalcate e le cadute, diventano il cemento con cui si ricostruisce il rapporto umano tra padre e figlio e danno a questo bel film un sapore di avventura dove umanità e natura tornano a essere una cosa sola nella drammaticità della vicenda narrata. Se la presenza delle donne sembra essere marginale è invece determinante per la costruzione del racconto dove Barbora Bobulova , la moglie Viola alla cui separazione Renato non si è mai rassegnato e che ha contribuito a inasprirne il carattere, darà la spinta a che padre figlio tornino a incontrarsi, e sarà un’addestratrice di cavalli (Viola Sofia Betti) ad aiutare Tommaso e Renato nell’addestramento e ad allacciare un rapporto sentimentale con quest’ultimo. A parte l’eccessiva e compiaciuta durata della comunque bella scena più drammatica del film (per sapere quale bisogna andare al cinema), questo scorre senza altri intoppi e le due ore circa di proiezione valgono davvero il prezzo del biglietto. (La recensione del film “Brado” è di Claudio Montatori)

Una scena del film “Brado” di Kim Rossi Stuart – Recensione

LA SCHEDA DEL FILM “BRADO” (Brado)

Regista: Kim Rossi Stuart – Cast: Kim Rossi Stuart, Barbora Bobulova, Saul Nanni, Alida Calabria, Viola Sofia Betti, Rinat Khismatouline, Paola Lavini, Achille Marciano, Alma Noce, Federica Pocaterra – Genere: Drammatico – Anno: 2022 – Paese: Italia – Scenaggiatura: Kim Rossi Stuart – Fotografia: Matteo Cocco – Durata: 2h 2 min – Distribuzione: Vision Distribution – Data di uscita: 20 Ottobre 2022 – Il sito ufficiale del film “Brado”

Trama: Brado, il film diretto da Kim Rossi Stuart, vede protagonista un figlio (Saul Nanni), che non voleva più avere niente a che fare con suo padre (Kim Rossi Stuart), costretto ad aiutarlo a mandare avanti il ranch di famiglia dopo che questi si è fratturato alcune ossa. I due si ritrovano per addestrare un cavallo recalcitrante e portarlo a vincere una competizione di cross-country, ma allo stesso tempo provano a sciogliere quel grumo di rabbia, ostilità, rancore, che ha impedito loro per tanto tempo di essere vicini…

BRADO – TRAILER

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