Tron: Ares | Recensione a cura di Mirko Nottoli. Onestamente: pensavamo peggio. Considerate le premesse, considerato un film, Tron: Ares, che esce coi tempi tutti sbagliati, ovvero 15 anni dopo un secondo capitolo che nessuno più ricorda e a oltre 40 anni dal primo Tron che i più giovani, che rappresentano il target del film, forse neanche conoscono, e con una sceneggiatura rimaneggiata un milione di volte. Pensavamo di essere inondati
dal solito tsunami di effetti visivi contundenti, di CGI rintronante e ridondante, di scenari digitali fastidiosi e improbabili e invece gli effetti visivi in Tron: Ares ci sono, la CGI pure, gli scenari digitali idem, ma tutto sommato sono tenuti a freno e paiono comunque al servizio della storia e non il contrario, non prendono mai il sopravvento sull’azione che appare sempre leggibile e soprattutto motivata dalla drammaturgia del racconto. Anche attraverso espedienti semplici, come ad esempio l’uso dei colori: blu = buono, rosso = cattivo, che può sembrare stupido ma aiuta a capire immediatemente dove ci si trova, soprattutto nel grid, tra bit, byte, cascate di pixel, laser e luci al neon.
Il resto, in Tron: Ares, è un pot-pourri di argomenti già visti e stravisti, già trattati e ritrattati in svariate salse: la contrapposizione tra realtà fisica e realtà virtuale, tra umano e macchina, i rischi dell’intelligenza artificiale con la macchina che dissobedisce agli ordini e diventa autonoma, il super soldato robotizzato, il mito di Frankenstein con la macchina che una volta divenuta autonoma vuole vivere, provare sentimenti, ridere, piangere, sentire il calore del sole, il profumo dei fiori ecc… Robocop, Terminator, Blade Runner, il Tagliaerbe, Il cielo sopra Berlino, Io robot, L ‘uomo bicentanario, Matrix, Ready Player One, Transcendence, A.I..
Citate un film di fantascienza degli ultimi decenni e probabilmente ne ritroverete qualcosa in questo Tron: Ares che ad una prima parte maggiormente ponderata, dai risvolti thriller e di suspance, ne sostituisce una seconda tendente più alla baracconata action in stile hollywoodiano, con scelte narrative che scricchiolano se sottoposte all’esame della logica (quelle ci sono anche nella prima parte).
Tron: Ares tuttavia, diretto da tal Joachim Ronning, già regista di Bandidas (e poi ci si chiede perchè uno parta prevenuto!), ha il merito di offrire una visione non convenzionale, positiva del futuro ipertecnologico che ci attende, una prospettiva che sfugge al facile catastofismo che va di moda oggi e che addita l’intelligenza artificiale come la causa primaria di ogni male, schierandosi, nella celebre suddivisione “echiana” tra apocalitici e integrati, apertamente con i secondi, il che per un prodotto di cassetta targato Disney non è scontato; e di far trasparire dietro ogni mossa, dietro i computer, la realtà virtuale, il freddo mondo informatico fatto di zeri e di uno, l’umanità delle persone, la sensibilità dell’uomo come motore che governa e dirige le proprie scoperte.
La vita è vita, se umana o tecnologica, se organica o sintetica, che differenza fa? E poi: il design fighetto, le tute fighette, le moto fighette, Jared Leto (fighetto), le musiche dei Nine Inch Nails (fighissime), gli anni ’80 (nostalgici), Jeff Bridges (vecchio). Per stavolta ci va bene così. (Tron: Ares | Recensione a cura di Mirko Nottoli)
Trama: TRON: Ares segue un programma altamente sofisticato, Ares, che viene inviato dal mondo digitale a quello reale per una pericolosa missione, segnando il primo incontro dell’umanità con esseri dotati di intelligenza artificiale. Il film è diretto da Joachim Rønning e interpretato da Jared Leto, Greta Lee, Evan Peters, Hasan Minhaj, Jodie Turner-Smith, Arturo Castro, Cameron Monaghan, con Gillian Anderson e Jeff Bridges. Sean Bailey, Jeffrey Silver, Justin Springer, Jared Leto, Emma Ludbrook e Steven Lisberger sono i produttori, mentre Russell Allen è il produttore esecutivo. La rock band Nine Inch Nails, vincitrice di un Grammy®, ha composto la colonna sonora di TRON: Ares e ha pubblicato “As Alive As You Need Me To Be”, il primo singolo dell’album della colonna sonora e il primo brano ufficiale della band dopo cinque anni.

LA SCHEDA DEL FILM TRON: ARES (t.o. Tron: Ares)
Regista: Joachim Rønning – Cast: Jared Leto, Jeff Bridges, Greta Lee, Evan Peters, Gillian Anderson, Cameron Monaghan, Jodie Turner-Smith, Sarah Desjardins, Arturo Castro, Hasan Minhaj, Brad Harder – Genere: Fantascienza – Anno: 2025 – Paese: USA – Sceneggiatura: Jesse Wigutow, Jack Thorne – Fotografia: Jeff Cronenweth – Durata: 1 h 59 min – Distribuzione: The Walt Disney Company Italia – Data di uscita: 9 Ottobre 2025 – Il sito ufficiale del film Tron: Ares di Joachim Rønning
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