Il Faraone, il Selvaggio e la Principessa Recensione. La recensione del film “Il Faraone, il Selvaggio e la Principessa” di Rita Ricucci. Dopo Dililì a Parigi, 2018, Michel Ocelot torna sul grande schermo con il nono lungometraggio di animazione, Il Faraone, il Selvaggio e la Principessa, presentato alla 17° Mostra del
Il Faraone, il Selvaggio e la Principessa recensione film
- Cinema di Roma. Una folla di persone ascolta la voce di una narratrice che racconta tre favole animate dall’opera grafica dell’autore francese. La prima è quella di Il Faraone, ambientata nell’Antico Egitto. Il giovane protagonista è innamorato della principessa rimasta orfana di padre. La madre, come un’arpia, vuole sfruttare la bellezza della figlia donandola solo a un faraone ricco e potente, niente di più, niente di meno. Il giovane, semplice e onesto nel suo amore, parte alla conquista delle terre chiedendo aiuto agli dei, ognuno dei quali ha una sola risposta: “chi vivrà vedrà…”. La seconda storia è ambientata nel Medioevo, dove il figlio di un arcigno padre corrotto dall’avarizia, vive segregato in un palazzo come in prigione. Ma è nelle segrete del suo stesso palazzo che un prigioniero implora il ragazzo di parlare con lui, perché è l’unica voce, dolce, che gli ricorda la figlia, oramai lontana. Impietosito dalle condizioni del povero uomo, il ragazzo lo libera provocando l’ira del padre che lo vuole morto. Ma il ragazzo sarà lasciato nel bosco dai suoi stessi carnefici e in quel luogo diventerà The Savage, che al modo di un Robin Hood deruba i ricchi per restituire ai più poveri. La terza e ultima favola è quella di un giovane principe turco costretto a fuggire dal suo paese. Rifugiatosi in un’altra città sotto le spoglie di un pasticcere, le sue sue frittelle dolci deliziano il palato della giovane Princess. Ostacolati, però, dal padre della giovane ragazza, i due sono costretti a fuggire per vivere la loro storia d’amore. L’animazione di Ocelot è bidimensionale, non c’è nulla che possa dirsi simile all’animazione a cui il pubblico è abituato: dalla Disney alla Pixar. La definizione di colore delle linee offreno allo spettatore un prisma di emozioni multiformi capaci di far fissare lo sguardo oltre lo schermo. La passione rivelatrice di una forza intrinseca dell’uomo, la sincerità del cuore di chi è disposto a tutto per l’amore, arriva direttamente agli occhi di chi guarda un mondo animato dallo stupore e dalla meraviglia. Ognuno dei racconti raccoglie l’ispirazione delle favole più note: dal Principe d’Egitto, a Robin Hood ad Alì e i 40 ladroni, eppure nel film di Ocelot, c’è una nuova riflessione sull’uomo: coltivare la speranza e aver cura dei propri desideri. Il filo rosso delle tre narrazioni, come di ogni favola, è la vittoria dell’amore quando questo è onesto e sincero. Altrettanto importante è la perseveranza e l’umiltà che i tre giovani protagonisti, Il Faraone, il Selvaggio e la Principessa mostrano di avere. Chi vivrà vedrà, è detto ogni volta da uno degli dei interpellati per ottenerne benevolenza. Infatti è già in atto la bontà della vita nel cuore di ogni uomo, si tratta solo di affrontare le difficoltà con tenacia: la vittoria è già consegnata a chi la spera e la desidera per un bene più allargato, un bene che farà del bene a molti. (La recensione del film “Il Faraone, il Selvaggio e la Principessa” è di Rita Ricucci)
LA SCHEDA DEL FILM “IL FARAONE, IL SELVAGGIO E LA PRINCIPESSA” (Le pharaon, le sauvage et la princesse)
Regista: Michel Ocelot – Cast: – – Anno: 2022 – Genere: Animazione – Paese: Francia, Belgio – Scenaggiatura: Michel Ocelot – Musica: Pascal Le Pennec – Durata: 2h 3 min – Distribuzione: Movies Inspired – Data di uscita: 14 Dicembre 2023 – Il sito ufficiale del film “Il Faraone, Il selvaggio e la Principessa” di Michel Ocelot
Trama: Il Faraone, il Selvaggio e la Principessa, film diretto da Michel Ocelot, è diviso in tre racconti: un’epopea ambientata nell’Antico Egitto; una leggenda che prende piede in Francia in pieno Medioevo; infine, una storia fantastica, che ha come sfondo l’orientale Turchia del XVIII secolo tra vesti ottomane e sontuosi edifici turchi. Questo trio di storie ricche di colori si muove fra sogni popolati da magnifiche divinità, terribili tiranni, giustizieri giocondi, principi e principesse che fanno qualsiasi cosa passi loro in mente…
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