Niente di nuovo sul fronte occidentale Recensione. La recensione del film “Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Mirko Nottoli. I film di guerra sono tutti uguali e, bene o male, tutti, ugualmente, belli. Belli ancorchè terribili. Perchè della guerra non ci abitueremo mai e mai potremmo considerarla anche lontanamente
accettabile. Che sia la Prima o la Seconda guerra mondiale, che sia la guerra del Vietnam, la guerra in Iraq o la guerra d’Indipendenza americana, la guerra è guerra ed è sempre la stessa, per quante ne abbiamo viste sul grande schermo – e fortunatamente le abbiamo solo viste, rappresentate, fittizie, realistiche finchè si vuole ma pur sempre fittizie, figuriamoci se ne avessimo vissuta anche solo una, vera – la follia umana che le sottende, l’inferno della trincea, la sporcizia, il fango, le condizioni aberranti, la cieca ottusità del potere, la disperazione, la paura, l’orrore della morte, i corpi dilaniati, le carni e le budella, la lente della cinepresa sporca di sangue, il senso di impotenza di fronte all’ingiustizia e all’assoluta perdita di senno, sono tutte cose che, per quanto ne vediamo, per quanto ne siamo a conoscenza e per quanto siamo consapevoli che sono accadute e che accadranno di nuovo, non possono ogni volta non scuoterci nel profondo. Cosa si può dire ancora sulla Guerra? Cosa Niente di nuovo sul fronte occidentale – film tedesco diretto da Edward Berger, già terza riduzione cinematografica del celebre romanzo di Erich Maria Remarque, distribuito in Italia da Netflix – dice sulla guerra che non sia già stato detto? Cosa mostra che non sia stato già mostrato? Cosa ci svela che già non sapessimo? Nulla. Spielberg ci prese e ci cacciò nel mezzo dello sbarco in Normandia, Fury ci ha chiusi dentro l’angustia di un carroarmato, 1917 ci ha regalato uno spettacolare per quanto farlocco piano sequenza, Niente di nuovo sul fronte occidentale sul piatto mette una colonna sonora cacofonica e, probabilmente, una mezz’ora di durata di troppo. Eppure anche stavolta abbiamo fremuto, ci siamo indignati, ci siamo angosciati, siamo inorriditi, abbiamo temuto, abbiamo sperato, abbiamo avuto paura, ci siamo commossi, abbiamo inveito, abbiamo tirato un sospiro di sollievo, siamo rimasti increduli, abbiamo pensato all’Ucraina. Candidato a 9 premi Oscar tra cui anche quello per il miglior film. Considerati i competitor, tra Maverick, Avatar 2, The Fabelmans e Elvis, quasi quasi facciamo il tifo per lui (in quella che sarà comunque una delle edizioni degli Oscar di livello più basso che a memoria ricordiamo).(La recensione del film “Niente di nuovo sul fronte occidentale” è di Mirko Nottoli)

LA SCHEDA DEL FILM “NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE” (Im Westen nichts Neues)
Regista: Edward Berger – Cast: Felix Kammerer, Albrecht Schuch, Aaron Hilmer, Moritz Klaus, Adrian Grünewald, Edin Hasanovic, Daniel Brühl, Thibault de Montalembert, Devid Striesow – Genere: Guerra – Anno: 2022 – Paese: Germania, USA, Gran Bretagna – Scenaggiatura: Edward Berger, Lesley Paterson, Ian Stokell – Fotografia: James Friend – Durata: 2h 28 min – Distribuzione: Netflix – Data di uscita: 2023 – Il sito ufficiale del film “Niente di nuovo sul fronte occidentale”
Trama: Niente di nuovo sul fronte occidentale, il film diretto da Edward Berger, segue la storia di un gruppo di amici adolescenti, Paul (Felix Kammerer), Albert (Aaron Hilmer) e Franz (Moritz Klaus). Siamo nella primavera del 1917 e la Prima Guerra Mondiale va avanti già da tre anni, i ragazzi ispirati da discorsi e ideologie patriottiche decidono di arruolarsi volontariamente nell’esercito tedesco. Tutti i loro ideali crollano presto quando si rendono conto della spietata realtà della guerra. Paul, dopo essere stato separato da Franz e aver visto morire Albert si troverà a vivere esperienze di violenza subita e inflitta, che non avrebbe mai immaginato…
Lascia un Commento