Intervista a Mattia Vlad Morleo: la Memoria in musica per Drawing The Holocaust – Original Motion Picture Soundtrack – News!


È arrivato su tutte le piattaforme digitali il 28 gennaio 2022 Drawing The Holocaust – Original Motion Picture Soundtrack (Believe Music Italy), la colonna sonora composta dal giovanissimo Mattia Vlad Morleo per il documentario Drawing the Holocaust – Disegni dall’Olocausto, in onda in prima serata giovedì 27

gennaio 2022 su Rai Storia – canale 54 in occasione della Giornata della Memoria. Un evento speciale che vede insieme il regista Massimo Vincenzi e un astro nascente della musica per film, Mattia Vlad Morleo (compositore tra le altre della colonna sonora di Santa Subito di Alessandro Piva, vincitore del Festival del Cinema di Roma) che, a soli 21 anni, dà una forma musicale al racconto della Shoa per immagini di Drawing The Holocaust e lo fa attraverso la particolare sensibilità di chi, per ovvi passaggi generazionali, non ha potuto avere un dialogo diretto con i superstiti.

1. Mattia, qual è la sensazione che si prova sapendo di aver scritto la colonna sonora di un documentario di questa portata?
Ci sono tre momenti diversi nel mio percorso emotivo per un lavoro di questo tipo: il primo viene descritto dalla gioia, dalla curiosità di scoprire il documentario, lavorare con il regista e la produzione per realizzare il miglior possibile e al contempo la consapevolezza un po’ timorosa di dover affrontare un tema di questa portata; il secondo racconta la grande soddisfazione di aver lavorato ad un progetto ed un tema di una rilevanza sociale ed emotiva immensa e al contempo quel brivido d’ansia generata dall’attesa dell’uscita; il terzo lo riscontro durante la messa in onda, l’effettiva presa di coscienza del lavoro svolto che arriva agli occhi e alle orecchie di altri esterni alla produzione.. emozioni forti
2. Come ti sei avvicinato tu alla composizione per film?
Ho iniziato a pubblicare i miei lavori sul web a 14/15 anni lasciandomi ispirare quasi completamente dalla musica dei miei film e compositori preferiti. I miei brani si prestavano quindi ad un fine cinematico, così che nel tempo sono stati selezionati per diversi corti, spot tv fino alla prima collaborazione con Massimo Vincenzi, e poi da lì si son susseguite una serie di attività artistiche fino ad oggi.

3. Come nasce la collaborazione con il regista Massimo Vincenzi?
Ho conosciuto telematicamente Massimo nel 2017, avevo 16 anni, e lui mi scoprì dal web, dove avevo diversi miei brani caricati tra youtube, spotify, ecc.. un incontro che ha dato una svolta fondamentale al mio percorso artistico.

4. Spesso vediamo le nuove generazioni sempre più lontane dalla musica classica e dalla composizione pura, essendo invece più orientati verso altri generi. Come è nata la tua passione per la classica?
La musica classica l’ho masticata ancor prima del primo omogeneizzato, la mia famiglia è circondata di musica, in particolare mio padre è compositore e docente di percussioni. Comunque la mia musica è improntata più sulla contemporanea ed elettronica ma sicuramente ha occupato un posto di rilevanza nel mio percorso artistico.

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