La recensione del film Il bacio della cavalletta a cura di Rita Ricucci. In sala, Il bacio della cavalletta, il secondo lungometraggio di Elmar Imanov, un film drammatico dai toni surreali. Bernard, un glaciale Lenn Kudrjawizki, è un uomo in piena crisi di mezza età. Bloccato sulla pagina bianca della sua vita, Bernard cerca il consenso di suo padre, un uomo austero e impassibile, mentre dalla donna al suo fianco, spera nel matrimonio come risposta definitiva al loro rapporto.
Dopo l’esordio nel 2019 con End of Season che riceve il premio Fipresci a Rotterdam, Il bacio della cavalletta è un nuovo road metafisico e metaforico sull’inconscio umano. Dalle disillusioni quella che prova con Agata, nella fine oramai della loro storia, alle cose taciute da suo padre, Bernard cade letteralmente in un vortice di melma scura pari solo al suo senso di disperazione.
I mostri che compongono le sue paure, i ricordi mai elaborati di un’infanzia ostica, lo raggiungono nel cuore della notte e hanno gli occhi, il corpo e la bocca di una gigante cavalletta.
“Connettere ponti, unire persone, la gente non riesce più a gestire la tristezza”, raccomanda l’editore al protagonista come tematica dell’articolo richiesto. Tuttavia, la pagina resta ancora bianca per Bernard perché a mancare sono i soggetti del racconto, le persone.
La regia di Imanov è certamente vincente quando esplora la realtà del protagonista in modo del tutto claustrofobico e mono cromatica. I tentativi di un dialogo con Agata, avvengo in metropolitana, dove i passeggeri funzionano da quinte sui loro volti in primo piano. Il blu polvere delle scene segna la profondità di un paesaggio estraneo ed estraniante. È l’assenza di luce, infatti, a rendere, inquietante l’intero dramma. Ma anche l’eccessivo ordine contro il caos interiore che si muove nella psiche del protagonista; la geometria delle linee che si intrecciano sullo schermo, la pulizia della fotografia, i dettagli dei frame che compongono le scene e che rallentano il ritmo fino alla stasi.
L’interno della casa di Bernard, altrettanto oscuro e buio, offre solo uno sguardo di pseudo vitalità grazie a una pecora con la quale convive, ai piedi del divano. Una creatura amichevole e di cui è ampiamente conosciuto il carattere mite ma anche la sua poca ingegnosità tanto da essere soggetta alla guida altrui come un pastore.
Dagli ovini agli insetti ortotteri passando dai meravigliosi cetacei mammiferi, quali le balene di cui è appassionato il padre, la simbologia di Imanov permane sullo schermo per oltre due ore dilatando la percezione dello spettatore di essere egli stesso nel loop psichedelico delle ossessioni di Bernard.
Proprio al contrario di una cavalletta che, matura, è capace di esprimersi in salti veloci e lunghi, la staticità, l’immobilismo esistenziale nel quale si trova impediscono a Bernard di compiere il salto necessario nella vita: affrontare il dolore della perdita, dall’amore di Agata a quello del padre, malato di cancro, vicino alla sua dipartita, e divenire l’uomo adulto che è già e di cui lui stesso ha paura. (La recensione del film Il bacio della cavalletta è a cura di Rita Ricucci)

LA SCHEDA DEL FILM DI IL BACIO DELLA CAVALLETTA (t.o. Der Kuss des Grashüpfers)
Regista: Elmar Imanov – Cast: Sophie Mousel, Lenn Kudrjawizki, Adolf El Assal, Michael Hanemann, Doina Komissarov, Viola Neumann, Holger Stolz – Genere: Drammatico – Anno: 2025 – Paese: Germania, Lussemburgo, Italia – Sceneggiatura: Elmar Imanov – Fotografia: Borris Kehl – Durata: 2 h 8 min – Distribuzione: Trent Film – Data di uscita: 1 Maggio 2025 – Il sito ufficiale del film Il bacio della cavalletta di Elmar Imanov
Trama: Il Bacio della Cavalletta, il film diretto da Elmar Imanov, segue la storia di Bernard (Lenn Kudrjawizki), uno scrittore freelance ossessionato dall’ordine. I suoi libri, considerati quasi reliquie, sono meticolosamente avvolti nella carta, mentre la costruzione di veicoli, una sua grande passione, gli regala una profonda pace interiore. Condivide il suo spazio con una pecora, un animale tanto particolare quanto rassicurante, che lo avvolge con il suo calore e lo aiuta a trovare riposo nelle notti insonni. Bernard…
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