La recensione del film Happy Holidays a cura di Claudio Montatori. Il corpo femminile turba tutti da sempre ed è, insieme al relativo patriarcato che vorrebbe controllarlo, al centro del racconto di questo bellissimo film di un regista palestinese che vive in Israele e che alla Mostra di Venezia 2024 ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura nella sezione Orizzonti.
Happy Holidays è un titolo ironico di cui capiremo il significato graffiante soltanto nella scena finale del film, e di ironia è cosparsa tutta la storia che narra le vicende anche drammatiche che avvengono in prossimità delle festività religiose ebraiche e coinvolgono due famiglie di Haifa, una palestinese e l’altra ebrea (non proprio Montecchi e Capuleti ma insomma, Shakespeare aleggia).
Il fatto è che Rami, che appartiene alla prima famiglia, ha messo incinta Shirley che invece è ebrea e ha una sorella, Miri, che cerca di resistere a sua madre che insiste perché si arruoli nell’esercito israeliano. Nel frattempo Frida, sorella di Rami, detta Fifi, ha una relazione con Walid amico ebreo di suo fratello che è medico che dovrebbe aiutare Shirley ad abortire. Fifi intanto ha un segreto che tiene per sé, ed è stata coinvolta in un incidente stradale sul quale la sua famiglia, che ignora il comportamento di Fifi al di fuori dei precetti familiari, tenta di lucrare per cercare di mettere a posto la propria disastrata situazione economica.
Come si vede Happy Holidays ha un intreccio complesso, per niente comico, anzi drammatico, ma perciò stesso ironico, che mette a confronto la convivenza difficile tra due etnie (in realtà fra due religioni) che solo in apparenza sono così lontane, in fin dei conti sia Allah che Jahvè sulle donne hanno lo stesso concetto: il loro corpo non gli appartiene.
Anche Dio, qui da noi, aveva detto qualcosa di simile ma poi le donne si sono arrabbiate.
Scandar Copti, il regista, racconta che l’idea per Happy Holidays gli è venuta quando ha sentito una madre dire al proprio figlio: Non permettere mai a una donna di dirti cosa devi fare. Eccolo il patriarcato.
Copti mette in scena un affresco della società israeliana con pennellate forti, dove le convivenze sono difficili già prima degli eventi tragici del 7 Ottobre 2023 e di tutto ciò che ne è conseguito e il film visto con gli occhi di oggi in qualche modo ne racconta le premesse.
L’autenticità di Happy Holidays è resa perfetta dalla prova di tutti gli attori non protagonisti che il regista ha saputo guidare magnificamente, chi fa il medico nel film è un medico, o un avvocato, nella vita, e tutte le donne sono bellissime e Fifi dà loro nel finale la giusta rotta da seguire. (La recensione del film Happy Holidays è a cura di Claudio Montatori)

LA SCHEDA DEL FILM HAPPY HOLIDAYS (t.o. Yin’ad ‘Aliku)
Regista: Scandar Copti – Cast: Manar Shehab, Wafa Aoun, Toufic Danial, Imad Hourani, Merav Mamorsky, Raed Burbara, Anuar Jour – Genere: Drammatico – Anno: 2024 – Paese: Palestina, Qatar, Germania, Francia, Italia – Sceneggiatura: Scandar Copti – Fotografia: Tim Kuhn – Durata: 2 h 4 min – Distribuzione: Fandango Distribuzione – Data di uscita: 3 Luglio 2025 – Il sito ufficiale del film Happy Holidays di Scandar Copti
Trama: Happy Holidays, il film diretto da Scandar Copti, si svolge a Gerusalemme e racconta le conseguenze innescate da un piccolo incidente in apparenza irrilevante. Quattro personaggi connessi tra di loro raccontano la realtà in cui vivono, da cui emergono i rapporti tra culture, generazioni e generi diversi, in un contesto segnato da regole non scritte e profonde contraddizioni socio-culturali: Rami è un palestinese di Haifa, che si ritrova a fare i conti con il repentino cambio di idee della sua ragazza ebrea su un aborto programmato, mettendo in crisi una relazione già fragile…
GUARDA IL TRAILER UFFICIALE DI HAPPY HOLIDAYS:
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