Eddington | Recensione del Film a cura di Mirko Nottoli. Anno 2020. L’epidemia di COVID, l’assassinio di George Floyd. Pertanto: i social, i negazionisti, i no vax, le rivolte contro la polizia, il movimento Black Lives Matter, le fobie, le fake news, i complottisti e via discorrendo, il tutto visto e vissuto a Eddington, desolata e desolante cittadina del New Messico, brutta come sanno esserlo solo certe cittadine della provincia americana. Qui il
sindaco uscente, Pedro Pascal, e lo sceriffo in carica, Joaquin Phoenix, già divisi da vecchi dissapori, si contendono il posto di primo cittadino alle imminenti elezioni.
Con Eddington, nuovo film di Ari Aster, regista considerato già di culto con appena 4 film all’attivo (lo era già al secondo!), siamo dalle parti della “sagace critica della società americana”, sottogenere cinematografico sempre in voga, sotto la cui voce si può trovare anche “Una battaglia dopo l’altra”, uscito appena un paio di settimana fa (anche i manifesti delle due pellicole si somigliano pericolosamente).
A differenza di Anderson però, c’è poca ironia in Aster, il suo è un mondo in preda alle psicosi, a rabbie represse che al minimo pretesto esplodono in deliri di massa, un mondo sull’orlo di una crisi di nervi, frutto di dietrologie e macchinazioni che si trasformano subito in isterie collettive dove si dichiara tutto e il contrario di tutto, con risultati palesemente tragicomici: i giovani bianchi privilegiati, per loro stessa ammissione, che manifestano in favore dei neri vergognandosi di essere bianchi, il wokismo che arriva a vette di intolleranza peggiori dell’intolleranza che vorrebbe combattere (il fascismo degli antifacisti, direbbe Pasolini).
Impossibile con Eddington non pensare alle manifestazioni ProPal a senso unico che hanno sfilato anche per le città italiane, dove in corteo spesso non c’erano semplici (e sacrosanti) manifestanti per la pace ma hooligans che di pacifico non avevano niente, tifosi accecati da un dogmatismo ottuso in nome del quale sventolare bandiere o urlare al megafono slogan sconnessi (c’era chi inneggiava all’intifada, altri che hanno celebrato il 7 ottobre).
Un mondo dove, alla fine, anche i buoni principi, l’ecologismo, la difesa delle minoranze (i nativi americani), eroi veri o presunti, divengono tasselli del medesimo disegno, fagocitati da un sistema inarrestabile, che raggiunge comunque gli obiettivi prefissati (e, una volta placatisi gli animi, nessuno si indigna). Il che, ovvero la mancanza massiccia di ironia (che c’è ma non è preponderante), può essere positivo. L’ironia infatti è un atteggiamento tutto sommato comodo per approcciarsi ai problemi, ti mette su uno scranno ed evita di farti sentire coinvolto, come se in fondo quei problemi non ti riguardassero. E invece ti riguardano.
La strada di Aster è una strada sicuramente più coraggiosa e ambiziosa ma anche più difficile da gestire, che Aster con Eddington, infatti, non riesce a gestire, non fino in fondo quantomeno. Come già in “Beau ha paura” mette troppa carne al fuoco, perde personaggi per strada (vedi quelli di Emma Stone e Austin Butler), lancia messaggi discordanti, ondivaghi, dissemina la storia di vicoli ciechi e sottotrame che si avvitano su se stesse.
E c’è un punto esatto in cui Eddington deraglia (SPOLIER ALERT): quando lo sceriffo spara al barbone. Gesto mal giustificabile, forse mal scritto, dopo il quale il film esplode in mille schegge che sfuggono al controllo del regista. Lo dimostra, e concludiamo, un evidente problema di ritmo, di scansioni dei tempi, di tensione narrativa. Eddington, più o meno come Una battaglia dopo l’altra, dura 2 ore e mezza. Eppure sembra che duri il triplo. (Eddington | Recensione del film a cura di Mirko Nottoli)
Trama: Eddington, il film diretto da Ari Aster, è ambientato nel maggio del 2020, in piena pandemia di Covid-19. Nella piccola cittadina di Eddington, in New Mexico, lo sceriffo Joe Cross (Joaquin Phoenix) vive con la moglie Louise (Emma Stone), una donna mentalmente instabile, e la suocera Dawn (Deidre O’Connell), complottista convinta. Quando lo Stato introduce l’obbligo di mascherina, Joe si oppone pubblicamente, sostenendo che in città il virus non è mai arrivato. Lo scontro con il sindaco Ted Garcia (Pedro Pascal), ex amante di Louise e figura politicamente opposta, si accende e diventa presto personale, oltre che politico. Joe decide così di candidarsi a sindaco, usando la questione mascherine come piattaforma…

LA SCHEDA DEL FILM EDDINGTON (t.o. Eddington)
Regista: Ari Aster – Cast: Joaquin Phoenix, Pedro Pascal, Emma Stone, Austin Butler, Luke Grimes, Deirdre O’Connell, Clifton Collins Jr., Amélie Hoeferle, Micheal Ward, William Belleau – Genere: Commedia, Drammatico, Western – Anno: 2025 – Paese: USA, Gran Bretagna – Sceneggiatura: Ari Aster – Fotografia: Darius Khondji – Durata: 2 h 28 min – Distribuzione: I Wonder Pictures – Data di uscita: 16 Ottobre 2025 – Il sito ufficiale del film Eddington di Ari Aster
GUARDA IL TRAILER UFFICIALE DEL FILM EDDINGTON :

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